LAGO DI GARDA: TRE INDIRIZZI DA NON LASCIARSI SFUGGIRE

Visitare il Lago di Garda significa immergersi in una molteplicità di panorami e luoghi unici nel loro genere. Il lago più grande d’Italia offre punto di vista meravigliosi; si può decidere di godersi la natura montana, farsi una biciclettata che lo costeggia interamente, navigare sulle acque placide del lago dalla mattina alla sera. Oltre agli scorci paesaggistici e alle numerose attività che si susseguono durante la maggior parte dell’anno, il Lago di Garda nasconde gemme di architettura contemporanea che è bene non lasciarsi sfuggire.

Villa Ottolenghi, un gioiello firmato Carlo Scarpa

La bellissima Villa, localizzata a Bardolino 5, è l’ultimo lavoro del famoso architetto Carlo Scarpa. La villa è un tutt’uno con l’ambiente che la circonda, discostandosene per tipologia costruttiva e materica. Si imposta dunque una relazione tra naturale e artificiale armoniosa e tra le più interessanti, con scenari che cambiano da stagione a stagione. In questa villa i riferimenti all’architettura organica di Frank Lloyd Wright sono molteplici, classificando quest’opera come una versione italiana delle Prairie Houses statunitensi. La presenza dell’acqua, molto cara a Scarpa, caratterizza l’edificio, rimandando con le sue vasche e i suoi canali ai paesaggi lagunari della sua cara Venezia.

Str. Scanelli 5, Bardolino, Verona

 

Heller Garden, il giardino segreto di Andrè Heller

Aiutato da quello che Heller definisce “aria della fortuna”, il magnifico e lussurioso giardino di Heller utilizza l’incredibile clima lacustre per creare un giardino dell’Eden in terra. In questo indirizzo l’architettura artificiale lascia il posto a quella naturale, fatta di fiori e piante provenienti da tutto il Mondo. Il giardino è volutamente aperto a tutti, simbolo di un fare volto alla comunità e destinato ai prosperi. A fare da cornice alle essenze profumate e arbustive di cui il giardino è ricco, sculture contemporanee di Keith Haring, Roy Lichtenstein, Erwin Novak, Susanne Schmoegner, Rudolgh Hirt creano un linguaggio ibrido che rimandano al mondo dell’arte e della natura. Al centro dell’impianto, una vallata alpina ricoperta di pini, alberi nordici, gole e crepacci simulano il paesaggio dolomitico che risiede proprio alle spalle del giardino, anche se più a nord. Tutt’intorno, stagni ricoperti di ninfee e fiori di loto e aree dedicate alla meditazione arrichiscono l’esperienza.

Via Roma 2, Gardone Riviera, Brescia

 

Casa La Scala, una villa dal gusto moderno circondata da vigneti e ulivi

Casa La Scala, chiamata anche Villa Bloc in onore del proprietario che ne commissionò la realizzazione, è stata disegnata da Vittoriano Viganò per l’artista francese André Bloc. La villa, che deve il suo nome alla lunga scalinata che si sviluppa attorno ad una grande struttura di cemento alta 40 metri che funge da colonna portante per i cento gradini che supporta, è costruita su una terrazza naturale che guarda al lago, circondata da vigneti e ulivi. Anche in questo caso la villa anni ’50 riprende un linguaggio molto caro all’architettura organica dello statunitense Wright, anche se al posto delle Prairie Houses il riferimento e alla più matura Falling Water, la casa sulla cascata che ha reso Wright un architetto iconico ai giorni nostri. Come quest’ultima, Casa La Scala non poggia direttamente a terra, ma è sostenuta sul promontorio da una trave di cemento armato e numerosi pilotis che la proiettano per più della metà della sua superficie a sbalzo sul lago.

 

Via Benaco 11, San Felice del Benaco, località Portese del Garda, Brescia

 

 

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