SUL LAGO DI GARDA L’IMMOBILIARE FA FAVILLE

Il Lago di Garda ha ripreso da qualche tempo il trend immobiliare che già contraddistingueva tutta la costa del lago prima della pandemia. Interessante per i più facoltosi, meno per le coppie giovani e gli autoctoni, il mercato immobiliare lacustre ha prezzi talmente alti da incontrare il favore di seconde case utilizzate come casa vacanza o addirittura da mettere a reddito.

La fotografia del mercato sul lago evidenzia costi al metro quadrato che si allineano alla metropoli milanese, la più costosa d’Italia, soprattutto nei paesi di Desenzano, Sirmione e Salò. Qui si possono incontrare costi che toccano i 7mila euro al metro quadrato per immobili che affacciano sul lago oppure di nuova costruzione. Il nuovo è bello ma costa, e costa parecchio. E questa deriva immobiliare porta a favorire gli investitori stranieri, spingendo i locali a trasferirsi o comprare case nell’entroterra.

C’è poi un vero e proprio frazionamento del lago sulla scorta della provenienza degli investitori. Tedeschi e austriaci stanno acquistando un poi ovunque sul Lago, prediligendo bilocali e trilocali. Sono invece più concentrati sulla sponda veneta i polacchi, gli olandesi che occupano la fascia alta del lago e i lombardi che acquistano a sud. 

I paesi che seguono Desenzano e Sirmione sono Gardone, Rivoltella, Padenghe e Marderno, dove i costi medi si aggirano attorno ai 2/3 mila euro al metro quadrato per un signorile di nuova costruzione. Per contro, i costi medi di case “economiche” e non di nuova costruzione sono ben più contenuti, sebbene il loro numero sia sempre più ridotto.

 

 

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